Michela Moioli, la testa sempre avanti!

Michela Moioli, la testa sempre avanti!

Pubblichiamo il comunicato che abbiamo diramato in seguito alla serata Michela Moioli ci racconta come si diventa Michela Moioli.

MICHELA MOIOLI, LA TESTA SEMPRE AVANTI!

La Campionessa Olimpica di snowboard ospite ieri sera alla Scuola Imiberg. Nell’occasione presentato il nuovo Liceo Sportivo in 4 anni.

La serata.

Bergamo, 12 aprile 2018 – “Michela ha sempre la testa più avanti del corpo” così esordisce Sergio Rebussi, preparatore atletico di Michela Moioli e coordinatore del liceo sportivo Imiberg. La domanda era chiara: come si diventa Michela Moioli? Ed entrambi i tecnici al suo fianco su palco rispondono chiaramente: la testa viene prima di tutto. La spinta a volersi sempre migliorare, il porsi sempre obiettivi più grandi sono una delle caratteristiche principali di questa ragazza semplice e sorridente che ora sta in cima al mondo nella sua disciplina.

Il Teatro Imiberg era gremito di ragazzi e genitori, venuti per conoscere da vicino la Campionessa Olimpica. Il tema era questo “Michela Moioli ci racconta come si diventa Michela Moioli”, assieme a lei sul palco c’erano uno dei suoi preparatori atletici Sergio Rebussi e Cesare Pisoni, il direttore Sportivo del Settore Snowboard della FISI. Due persone importanti nella crescita sportiva di Michela e due persone che la conoscono molto bene. A condurre la serata Federico Errante, giornalista sportivo specializzato in sport invernali, che segue Michela dall’inizio della sua carriera.

Sul palco c’era un clima molto familiare, il pubblico ha ripercorso, tra aneddoti, retroscena e dettagli tecnici, i quattro anni che hanno portato Michela Moioli dalla rottura del ginocchio di Sochi 2014 all’oro di PyeongChang 2018.

Anche i momenti “istituzionali” si sono svolti all’insegna di questa grande familiarità, d’altronde la spontaneità di Michela non lascia spazio ai formalismi. L’assessore Lorena Poli ha portato il saluto del Consiglio Comunale, leggendo una bella lettera firmata da tutto il Consiglio; Fausto Denti, presidente del Comitato provinciale di Bergamo della FISI, ha portato il suo saluto commosso, ricordando gli inizi dello Snowboard a Bergamo.

Per la Scuola Imiberg gli onori di casa sono stati fatti dalla Preside, Francesca Galbiati, e dall’Amministratore Unico, Ettore Ongis, che hanno sottolineato l’importanza di esempi come Michela per i nostri ragazzi e l’importanza di una scuola che sappia valorizzate e sostenere gli impegni dei giovani sportivi. A Michela sono stati consegnati due omaggi da parte dell’Istituto: una felpa della scuola, creata dai ragazzi dell’Istituto Tecnico Economico e una stampa da incisione con torchio calcografico che ritrae Michela in azione, realizzata dalla professoressa Emanuela Algeri, docente di Arte e immagine alle scuole medie Imiberg.

Liceo Sportivo in 4 anni.

La serata è stata l’occasione anche per presentare il nuovo percorso di liceo sportivo quadriennale che inizierà a settembre, Imiberg infatti è uno dei tre licei sportivi quadriennali autorizzati dal MIUR.

La sperimentazione prevede di effettuare il normale programma di studi liceale in un anno in meno, attraverso notevoli innovazioni didattiche: il motto del nuovo liceo sportivo infatti è “Vittoria! Abbiamo il liceo più moderno che ci sia.”

Il percorso si caratterizza per un’organizzazione del tempo scuola nuovo, l’anno scolastico va da inizio settembre a fine giugno e sono previsti 5 rientri pomeridiani settimanali (sabato libero). Ma la novità più importante è sull’impostazione della didattica. Il lavoro degli studenti sarà concentrato prevalentemente a scuola, aiutati da un’analisi degli stili di apprendimento individuali e da una didattica fortemente personalizzata, con momenti di ripresa individuale durante l’orario curricolare, potranno completare il processo di apprendimento a scuola, limitando la necessità della ripresa a casa.

Per fare questo, naturalmente, sarà necessario il constante impegno degli studenti, solo uno studente protagonista delle lezioni e dei momenti di lavoro in classe può portare a termine il percorso in 4 anni e con meno lavoro a casa.