Imparare all’Imiberg è un’avventura. Dai bimbi di 2 anni ai ragazzi di 19, per tutti la proposta della nostra scuola è quella di imparare mettendo le mani in pasta. Partendo dall’esperienza, dalla sperimentazione, dal provare, dal rischiare per arrivare ad una conoscenza anche teorica, riflettendo su quanto vissuto.
Qui il termine avventura assume due significati che si intrecciano e si completano. Da una parte il conoscere, anche quello dei libri e dei banchi, è un’avventura perché gli insegnanti trasmettono agli alunni il gusto del conoscere, dell’andare a fondo, del chiedersi il perché e provare ad azzardare le risposte. Dall’altra è avventura perché il nostro metodo didattico si fonda sul valore dell’esperienza, mette al centro la conoscenza pratica – anche corporea – delle cose per desumere da essa la regola generale, teorica.
Per imparare a scrivere, ad esempio, le lettere non vengono scritte e ripetute solo sul foglio con la penna o la matita, si scrive con tutto: nella sabbia, nella farina, nell’aria, ritagliandole; per interiorizzare il segno e il gesto. Ma prima ancora ogni lettera viene introdotta con un vissuto corporeo. La lettera “M” di mare, per dire, viene introdotta con un lavoro a tema: disegnando le onde e riproducendole con teli azzurri in palestra o in giardino. Per inserire ogni piccolo elemento da imparare in un contesto più grande, mettendolo in relazione con tutta la realtà.
L’altro lato dell’avventura è l’aprirsi al mondo, andare a vedere, conoscere, sperimentare, relazionarsi con gli altri. Per questo l’anno scolastico è iniziato con le gite, le uscite e gli stage: occasioni di convivenza, alla scoperta del mondo. Molte di queste uscite sono state in montagna: terreno privilegiato per mettersi alla prova, teatro di avvenimenti storici e occasione di osservazioni scientifiche. Così all’inizio dell’anno alcune classi del liceo sono state sull’Adamello, per approfondimenti geologici; altre sul Pasubio per vedere i luoghi della Prima Guerra; 3° e 4° liceo sportivo in Valsugana per uno stage sportivo; le medie si sono divise tra Clusone, Chiavenna e la Valsassina. La primaria invece è andata al mare, a Cesenatico, dove hanno potuto fare esperienze sportive e visitato la città, le saline e il museo della marineria. Numerose altre uscite sono in programma per il resto dell’anno scolastico, a partire dal corso di sci previsto per quest’inverno.
L’avventura poi è anche andare all’estero, compatibilmente con le restrizioni agli spostamenti, proponiamo ai nostri studenti gite e viaggi studio, anche extracurricolari durante l’estate. Per i più avventurosi in 4° superiore c’è la possibilità di fare l’intero anno via, diversi nostri studenti lo hanno fatto negli Stati Uniti. Grazie al programma Erasmus+, invece, gli studenti dell’ITE hanno inoltre in atto uni scambio culturale con la Malmö Borgarskola di Malmö in Svezia.
L’avventura è anche buttarsi, rischiare per creare qualcosa. Come fanno i ragazzi di 4° istituto tecnico economico tutti gli anni, che in classe creano un’impresa – una mini-company – e realizzano e mettono in commercio un prodotto ideato da loro. O come fanno i ragazzi dei licei che per mesi preparano un progetto di ricerca scientifico e lo portano alle manifestazioni nazionali per condividerlo e sottoporlo a giudizi autorevoli.
All’Imiberg imparare è una vera avventura. Su questa rubrica potete scoprire le altre 7 parole della campagna “Una scuola straordinaria.”, e molto altro. Per conoscere da vicino la scuola potete partecipare agli Open Day e agli altri eventi di scuola aperta che stiamo organizzando. Trovate tutte le informazioni cliccando sul pulsante qui sotto.
Con questo entusiasmo anche stare in classe è un’avventura: